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lunedì 20 ottobre 2008

La "cassetta" è morta! Viva la "cassetta"!

Premetto che io ho sempre odiato le musicassette.
Dalle mie parti chiamate "cassettine" forse in rapporto ai grandi vhs (morti anche loro spero), da quando lo scorso anno sono state messe fuori produzione, sono da subito diventate un reperto di archeologia industriale. Una cassettina vergine costava il doppio o il triplo di un cd vergine di oggi. Ci voleva almeno un'ora per registrarla completamente, e mesi per restituire la copia originale all'amico che te l'aveva prestata. Un lavoro "di fino", dedicato a un oggetto di plastica molto delicato, dal design opinabile sempre indietro di venti anni, e la cui deperibilità era pari a quella della mortadella fuori dal frigo.
La storia di molti supporti ci insegna che prima o poi ritornano, ed ecco ritornare pure la musicassetta (forse perchè sono ritornati di moda gli anni '80), coadiuvata anche dall'uscita di un interessante libro a cura di Thurston Moore, Mixtape, che raccoglie i commenti di vari artisti sulle rispettive cassettine-compilation trovate nello scantinato; ne vengono fuori numerose istantanee che in un certo senso, da parte loro, spiegano l'evoluzione della musica contemporanea meglio di un manuale.
Io personalmente, non vi verrò certo a raccontare quello che ascoltavo nei primissimi anni '90 perchè forse me ne vergogno, tuttavia ho ritrovato una serie di cassettine da me create con un titolo molto accattivante: "fuck-SIAE vol.1-2-3- etc.".

Tutto questo per segnalarvi l'interessante gadget che ho inserito sopra: "stralci di palinsesto" ovvero una decina di pezzi che stiamo passando in questo momento ascoltabili anche se non siamo in onda.

Marco

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